Successioni: con l’autoliquidazione dell’imposta è il contribuente che determina il dovuto
L’imposta sulle successioni e donazioni è la tassa che si applica ai trasferimenti di beni e diritti per successione a causa di morte, per donazione o a titolo gratuito, compresi i trasferimenti derivanti da trust e da altri vincoli di destinazione.
E’ un’imposta occasionale che colpisce il valore dei trasferimenti del patrimonio sia mortis causa (successioni) che inter vivos (donazioni).
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una circolare che spiega le novità sulle tasse di successione, introdotte recentemente. Queste modifiche mirano a rendere più semplice e chiara la gestione di queste imposte.
Prima, erano gli uffici finanziari a calcolare e chiedere l’imposta, ora invece sono i soggetti obbligati (come gli eredi) a calcolarla e a versarla autonomamente, sulla base della dichiarazione di successione. Questo sistema si applica alle successioni aperte dal 1° gennaio 2025.
Per facilitare i pagamenti, l’Agenzia delle Entrate ha istituito il codice tributo “1539” e il contribuente versa l’imposta autoliquidata al momento della presentazione della dichiarazione.
Il versamento dell’imposta deve essere effettuato entro 90 giorni dal termine di presentazione della dichiarazione di successione (quindi entro 12 mesi dalla data di apertura della successione, più 90 giorni).
L’Agenzia verifica la correttezza dell’autoliquidazione, anche con procedure automatizzate. Può correggere errori ed emettere avvisi di liquidazione se rileva anomalie.
Se ci sono errori o omissioni, l’ufficio può anche rettificare la dichiarazione e richiedere eventuali pagamenti supplementari entro due anni dalla presentazione.